'Maldito ChatGPT', il nuovo singolo di Camilo che interroga l'amore nell'era digitale.

Il cantautore colombiano Camilo ha pubblicato il suo ultimo singolo, intitolato Maldito ChatGPT , una canzone che, come lui stesso descrive, fonde sincerità, ironia e una forte carica emotiva per mettere in discussione il ruolo che la tecnologia e la logica giocano nelle nostre decisioni emotive.
Pubblicata mercoledì sera, la canzone affronta il conflitto interiore che si prova quando ci si innamora di qualcuno che, razionalmente, "non ha senso", ma di fronte al quale il cuore sceglie di ignorare ogni logica, secondo una dichiarazione della Sony Music.
Con il suo caratteristico sound pop-folk, Camilo offre una riflessione sulla natura illogica dell'amore e su come le risposte automatiche e depersonalizzate dell'intelligenza artificiale, come ChatGPT , possano avere un impatto sulle nostre emozioni.
"Viviamo circondati da soluzioni rapide. Da formule per evitare il fallimento. Da tecnologie che predicono e sanno tutto. Da idee su come dovrebbe essere l'amore. Ma c'è qualcosa che non rientra in nessuna logica. O in nessuna lista. L'amore non è un casting. L'amore si sente. E niente può e non potrà mai essere così per noi", ha scritto Camilo in un post sul suo account Instagram ufficiale.
Il video ufficiale, diretto dalla moglie, la cantante Evaluna Montaner, e da Sebastián Andrade, è stato creato presso El Taller Creativo a Miami e presenta una metafora visiva ispirata al film cult 'Office Space'.
Nel libro, Camilo appare in un ufficio buio e caotico, circondato da documenti, post-it, computer e domande esistenziali che riflettono la sua lotta interiore per comprendere la sua relazione.
A un certo punto, l'artista appare addirittura mentre "nuota" sopra una fotocopiatrice, intrappolato in un circolo vizioso di indecisione, un'immagine che è stata immortalata sulla copertina ufficiale del singolo.
Il testo della canzone si sviluppa come un dialogo ironico con ChatGPT, in cui il protagonista cerca risposte sulla sua relazione amorosa , per poi sfidarne le conclusioni logiche con il cuore.
"Non fai per me. Me l'ha detto ChatGPT. Mi conosce meglio di quanto io conosca me stesso", recita il ritornello di una canzone che ironicamente mette in discussione il ruolo crescente dell'intelligenza artificiale nelle nostre esperienze personali.
Il titolo, "Damn ChatGPT", pone ironicamente una domanda: cosa succede quando la tecnologia riflette "verità" che non crediamo siano vere o che non vogliamo accettare?, afferma l'articolo.
YC
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