A Galleria Accademia Firenze Wang Yancheng omaggia Michelangelo

Un omaggio a Michelangelo, a 550 anni dalla nascita del genio del Rinascimento, con la mostra 'Luce energia infinito' dell'artista franco-cinese Wang Yancheng, inaugurata questa sera alla Galleria dell'Accademia di Firenze. Presenti 18 grandi dipinti realizzati fra il 2018 e il 2025, tre dei quali appositamente per l'esposizione fiorentina. Il titolo scelto per la mostra, curata da Gabriele Simongini restituisce la poetica di Wang Yancheng, elaborando un linguaggio pittorico fondato su una sintesi tra Oriente e Occidente, tra gesto e meditazione, materia e spirito. Nelle sue opere si riflettono la tradizione della pittura di paesaggio cinese e la lezione dell'astrazione europea e americana, così come una profonda riflessione sulla scienza contemporanea, sulla meccanica quantistica e sul rapporto tra l'essere umano e l'universo. "Michelangelo - spiega Wang Yancheng - ci insegna che l'arte non è solo rappresentazione, ma è un ponte verso dimensioni superiori, dove l'energia e lo spirito si fondono in un'unica, eterna manifestazione. Le sue opere continuano a ispirare, ricordandoci che l'arte è un atto di connessione con l'universo e con l'infinito". "Ho capito che per lui (Wang Yancheng) entrare in questo luogo aveva un significato particolare, fortissimo. Forse noi italiani ed europei stiamo perdendo questa capacità di emozionarci, ho sentito invece in lui e nella sua pittura un rispetto straordinario. È stato molto intelligente, non potendosi confrontarsi direttamente con questi capolavori che rappresentano qualcosa di inarrivabile, ha voluto captarne l'energia spirutale che valica i secoli e supera i limiti geografici e culturali" sottolinea Gabriele SImongini. Assente per impegni istituzionali Massimo Osanna, attuale direttore a interim della Galleria dell'Accademia e direttore generale Musei del ministero della Cultura, che affida il suo commento ad una nota: "Ospitare alla Galleria dell'Accademia di Firenze la mostra personale di Wang Yancheng rappresenta per il museo una preziosa occasione di dialogo con il presente. Un'opportunità per accogliere la contemporaneità e favorire un confronto vivo tra tradizione e ricerca artistica attuale, tra visioni nate in epoche e contesti differenti, ma accomunate da una medesima tensione verso l'invisibile, l'essenziale, l'universale". La mostra resterà aperta fino al 21 settembre 2025.