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Di Pietrantonio, Terranova e le altre a Ju Buk Festival, quest'anno a Peschici e Scanno

Di Pietrantonio, Terranova e le altre a Ju Buk Festival, quest'anno a Peschici e Scanno

L’eco delle antiche regine, la forza delle nuove guerriere. A Peschici (Fg) e a Scanno (Aq) - suggestivi borghi nel Parco nazionale del Gargano e nel Parco nazionale d’Abruzzo - si rinnova dal 29 al 30 luglio e dal primo al 3 agosto la 'magia' di Ju Buk Festival, rassegna letteraria di Autrici ideata e diretta dalla giornalista Eleonora de Nardis Giansante. "Il futuro? Un viaggio nel passato. Controinformazione, partecipazione, confronto. E letteratura delle donne" il titolo di questa V edizione che fa loro spazio, a partire dalle pagine di saggi e romanzi che offrono opportunità di riflessione e nuove progettualità.

"L’evento, divenuto negli anni un appuntamento di militanza politica anche per sociologhe, politologhe, economiste e attiviste -spiega Giansante- ha l’ambizione di abbattere gli stereotipi di genere e capovolgere le narrazioni sociali, destrutturando criticamente il potere patriarcale e le sue drammatiche conseguenze, dall’inverno demografico all’inoccupazione delle donne, ai numeri sconcertanti della violenza di genere". Una decrescita infelice.

La kermesse gode degli alti patrocini del ministero della Cultura e delle Regioni Puglia e Abruzzo, della sponsorship di Fondazione Carispaq, del Consiglio regionale d’Abruzzo e dell’associazione Equonomics diretta dall’economista femminista Azzurra Rinaldi e della partecipazione di Stefania Pezzopane. Si dà voce a tematiche che ruotano intorno a temi spesso connotati come 'divisivi': il corpo delle donne, la maternità come libera scelta, la sessualità e l’educazione al consenso, il potere dei soldi, la violenza di genere, il lavoro delle donne, il passaggio alla terza e quarta età, la staffetta generazionale, il ruolo delle donne nelle terre oppresse del mondo, alla luce di vecchi e nuovi conflitti globali. (segue)

Donne streghe e stregate, ma anche economiste filosofe e giornaliste

Ju Buk Festival, che indica la bisaccia del pastore transumante, parte quest'anno proprio dall’antico tratturo regio della Transumanza. Una manifestazione che 'raddoppia', con una prima tappa di due giorni a Peschici (Fg) dove si presenta, il 29 luglio, in piazza S.Antonio, "Una questione di soldi" (Sonzogno editore '25) di Gabriella Genisi, creatrice del fortunato personaggio di Lolita Lo Bosco, reso celebre dalla serie tv interpretata da Luisa Ranieri, e con un reading sull’ambivalenza della bellezza femminile "Sei troppo figa!" della drammaturga Antonella Questa, interpretato da Valentina Melis. Si prosegue quindi il 30 luglio sotto le stelle del Gargano con "Filosofe, 10 donne che hanno ripensato il mondo" (Ponte alle Grazie '25) di Francesca Romana Recchia Luciani, direttrice del primo Dottorato di interesse nazionale in Gender Studies all’Università di Bari, incontro seguito dal monologo "Damned Iago", scritto e interpretato da Mimmo Padrone, in un’intensa reinterpretazione del duplice femminicidio dell’opera shakespeariana.

La manifestazione si sposta quindi a Scanno (Aq) nell'auditorium Guido Calogero, dove il pomeriggio del primo agosto sarà dedicato al rapporto tra giovani e adulti, con la presenza degli studenti delle scuole medie e superiori di Scanno. Si apre con "Se mi guardo da dentro" (Salani '24) di Ilenia Zedda, si prosegue con "I bambini non nascono sotto i cavoli" (Newton Compton 2025) di Francesca Palazzetti e con Annalisa Cuzzocreaautrice di "E non scappare mai" (Rizzoli 2025), un volume sulla vita pubblica e privata, dell’indimenticata Miriam Mafai.

Apre la seconda giornata scannese, dedicata alla saggistica, la sociologa Rosalba Belmonte con Senza Stato, il fallimento del progetto nazionale palestinese (Meltemi '24), seguita da Roberta Scorranese con Fluido, corpi mutevoli e instabili nell’arte (Giunti 2025). Il sabato sera prevede la seconda rappresentazione di Damned Iago. La giornata conclusiva a Scanno vedrà sul palco Rossana Campo con "Libere e un po’ bastarde" (Bompiani '25), Francesca Sensini, docente di italianistica all’Université Cote d’Azur di Nizza, con "Afrodite viaggia leggera" (Ponte alle Grazie '24) e l’evento con Donatella Di Pietrantonio, che riporta tra i suoi monti "L’età fragile" (Einaudi '24), romanzo vincitore del Premio Strega '24: un ritorno a Scanno a cui l’autrice è particolarmente legata, tanto da aver ambientato parte dei suoi libri proprio sulle rive del celebre lago a forma di cuore.

Il 6 agosto il primo 'fuori rassegna', con l’acclamato "Quello che so di te (Guanda '25) di Nadia Terranova, nella cinquina finalista allo Strega '25 con questa opera intensa e personale in cui torna a interrogare la propria mitologia familiare, percorrendo la storia della bisnonna e attraversando generazioni. Una riflessione profonda sul potere della memoria e sulla nostra capacità di trascenderla per immaginare chi realmente siamo.

(di Rossella Guadagnini)

Adnkronos International (AKI)

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