Il Pluto di Aristofane. Soldi, unici padroni

C’è un solo protagonista nel "Pluto" di Aristofane: il Denaro. Impersonificato dal dio greco della ricchezza, che se ne va in giro per il mondo cieco, incapace di distinguere gli onesti dai disonesti. Ma al di là dei simboli e delle allegorie, è proprio il concretissimo soldo a far girare il meccanismo drammaturgico della commedia. Dove si ride (parecchio) della società degli uomini e dei suoi difetti. Tanto simili a quelli dei giorni nostri. D’altronde non è un po’ questa la forza dei classici? Ne sanno qualcosa i Sacchi di Sabbia, trent’anni di teatro senza etichette da Pisa. Sempre bello incrociarli a Milano. Questa volta grazie alla rassegna Stanze di Alberica Archinto. Che stasera alle 20 ospita il loro "Pluto" nel cortile interno del Centro Artistico Alik Cavaliere. In via De Amicis 17. Due passi dalla Cattolica e dall’incrocio della foto più iconica degli Anni di Piombo. Un giardino nascosto. Circondati dalle sculture dell’ex-direttore dell’Accademia di Brera. Uno di quei gioielli sconosciuti di Milano. Sul palco un adattamento ironico firmato dagli stessi Sacchi. E affidato in scena a Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri ed Enzo Illiano. D.V.
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