Memorie dal Grand Tour sull’Appia Unesco. A Morcone il Gran Ballo delle Ortensie

di Fiorella Franchini
La Regina Viarum, la prima e più importante delle grandi strade costruite dai Romani per collegare Roma a Capua e al Sud Italia, torna protagonista grazie a numerose iniziative che ne celebrano l’immenso valore culturale. Il 5 e 6 luglio, il borgo di Morcone, in provincia di Benevento, ospiterà danze storiche, laboratori e spettacoli tra storia, costume e benessere psico-fisico nell’ambito della II Edizione del “RaRo Festival del Lavoro Creativo e Culturale”. L’evento rientra nel progetto di turismo esperienziale “Memorie dal Grand Tour sull’Appia Unesco”, ideato dalle associazioni ISIDIS ROUTE & AEMDanza. Attive in rete da Roma alla Puglia, promuovono attività motoria sociale in ambientazioni storiche, con l’obiettivo di coniugare benessere psico-fisico, sport e formazione identitaria, valorizzando buone pratiche per la salute personale e la tutela del patrimonio. L’Appia Antica rappresenta un’intuizione geniale: soluzioni ingegneristiche all’avanguardia, sapienza costruttiva e gestionale ne fecero un crocevia di civiltà, ricco di monumenti e conoscenze, senza eguali. Ponti, viadotti, gallerie assicuravano un percorso rapido, attraverso numerosi ostacoli naturali e molte opere sono ancora oggi percorribili. Innovativo anche lo status giuridico: via publica, esente da pedaggi e al servizio di tutta la comunità. Dotate di marciapiedi e pietre miliari e stazioni postali regolari, queste strade furono tramite della civiltà romana e continuarono a unire culture anche in epoca moderna, dopo i restauri papali e borbonici e l’inclusione tra gli itinerari strategici di Napoleone.
Furono i viaggiatori del Gran Tour a riscoprirne fascino e bellezza. A Morcone, Petronilla Liucci, presidente di ISIDIS ROUTE, Operatore di Turismo esperienziale, leggerà estratti dai resoconti di viaggio di Mariana Starke, e cronache di costume del 1843 e 1846, tratte da testi antichi esposti grazie a un collezionista privato. La Storia si intreccerà con la lettura di alcune epistole di J.F. Champollion, lo studioso che decifrò la scrittura geroglifica degli antichi Egizi e gli obelischi del Tempio di Iside a Benevento.
Seguiranno la presentazione di abiti d’epoca, repliche dei modelli ottocenteschi “Tenues de soirée”, e dello Staff Tutor AEMDanza che la mattina del 6 luglio guiderà i visitatori nella sperimentazione della danza storica. Un laboratorio sull’arte dei “Fiori di Seta” sarà curato della professoressa Ada Rossi, Presidente dell’Associazione Pink Stone, docente di moda presso l’I.S.G.C. Falco di Capua. Gran finale la sera del 6 luglio con il “Gran Ballo delle Ortensie”: una danza collettiva in costume storico, impreziosita dal bel canto dell’ensemble romana “I Cimbali” con il soprano Olimpia Pagni e i tenori Marco Ciardo e Yari Molinari. Da 2300 anni l’Appia accoglie scrittori, pittori, poeti e viaggiatori veicolando idee, opere, testimonianze e memorie. Un’’esperienza culturale, materiale e immateriale, aperta a tutti, che sostiene la candidatura di Benevento a “Capitale della Cultura 2028”, volano di progresso economico e sociale. Come scrisse Robert Anson Heinlein: “una generazione che ignora la storia non ha passato…né futuro”.İl Denaro