Triennale di Milano, al via la 24esima Esposizione Internazionale con ‘Inequalities’

Una balenottera azzurra in cartapesta a grandezza naturale accoglie all’ingresso della Triennale di Milano. Creata da Jacopo Allegrucci, è un’opera destinata a sgretolarsi lentamente sotto sole, pioggia e vento. Un simbolo poetico e drammatico dell’urgenza climatica, della scomparsa delle specie, dell’ingiustizia ambientale. È l’immagine-soglia di “Inequalities”, la 24ª Esposizione Internazionale che apre al pubblico da domani 13 maggio e resterà visitabile fino al 9 novembre 2025.
Il tema: le disuguaglianze come sfida globaleDopo "Broken Nature" (2019) sulla sostenibilità e "Unknown Unknowns" (2022) sui misteri dell’universo, la Triennale chiude idealmente una trilogia affrontando un tema profondamente umano e urgente: le disuguaglianze che attraversano il nostro tempo. Economiche, ambientali, culturali, etniche, di genere e geografiche. “Inequalities” è un progetto collettivo che si propone di raccontare queste fratture attraverso mostre, installazioni, eventi e padiglioni nazionali.
Un'esposizione diffusa: 7500 metri quadri di ideeLa 24ª Esposizione Internazionale si articola in 10 mostre, 8 progetti speciali e 20 partecipazioni internazionali. In totale, coinvolge 341 autori e autrici provenienti da 73 paesi, coordinati da 28 curatori e curatrici. Gli allestimenti, firmati da sei studi tra cui Abnormal, GISTO e Midori Hasuike, occupano 7.500 metri quadrati. È l’unica manifestazione culturale al mondo riconosciuta in via permanente dal Bureau International des Expositions (BIE), che ne affida il ruolo di Commissario generale al Presidente Stefano Boeri.

Tra i protagonisti dell’edizione 2025 figurano figure di spicco della scena culturale internazionale: Norman Foster (vincitore del Pritzker Prize), Beatriz Colomina, Mark Wigley, Hans Ulrich Obrist, Theaster Gates, Amos Gitai. Tra i progetti, spicca la mostra della Norman Foster Foundation sulla crisi abitativa, con due prototipi di shelter in scala 1:1 pensati per situazioni emergenziali come gli slums indiani o gli insediamenti per rifugiati.
Parlare di città, corpi, vite“Dentro le sale della nostra Triennale, per sei mesi parleremo di diseguaglianze – le parole di Stefano Boeri –. Lo faremo parlando di città e spazi, ma anche di corpi e vite. Racconteremo di ghetti e guerre, ma anche di buone idee e politiche capaci di trasformare le disuguaglianze in fertili differenze. Triennale Milano non pretende di esaurire il tema, ma di suggerire riflessioni e proporre soluzioni”. Per la prima volta, cinque università milanesi, Università Statale, Bicocca, Bocconi, Cattolica e Politecnic, collaborano alla Triennale. Oltre venti le istituzioni internazionali coinvolte, tra cui Princeton, Columbia, Serpentine Gallery, Arctic Center. Anche la Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico partecipa al progetto, a sottolineare il legame tra disuguaglianze e salute.
L’inaugurazione e i Bee AwardsLa cerimonia inaugurale si è svolta oggi 13 maggio 2025, con interventi istituzionali e accademici, dal vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani al sindaco Giuseppe Sala, dalla rettrice del Politecnico Donatella Sciuto al Premio Nobel per l’Economia Michael Spence. Durante l’evento sono stati assegnati i Bee Awards, con riconoscimenti al progetto Due facce della stessa moneta (We the Bacteria), al padiglione del Libano (E dal mio cuore soffio baci al mare e alle case) e al padiglione di Porto Rico (Había una vez y dos son tres), tra gli altri.
“Inequalities – ha detto Dimitri S. Kerkentzes, Segretario Generale del BIE – è un’opportunità cruciale per esplorare non solo i divari esistenti, ma anche i potenziali percorsi verso un futuro più equilibrato e inclusivo”.
Info e orari: triennale.org
Il Giorno