Diversità e paesaggi sonori di Vila do Bispo registrati in un nuovo archivio

Sono già stati registrati quasi 300 suoni per i posteri e il progetto è ancora in corso. Dall'estate scorsa, gli abitanti di Vila do Bispo hanno installato microfoni in tutto il comune, registrando paesaggi sonori, suoni del lavoro e suoni della natura.
L’Archivio Sonoro Vila do Bispo, promosso dall’Associazione Culturale O Corvo e a Raposa, ha il sostegno del comune di Vila do Bispo e del Museo Vila do Bispo – Celeiro da História, ente che custodirà il patrimonio sonoro registrato durante questo progetto, iniziato nel 2024.
Carlos Norton è responsabile delle registrazioni, tramite l'associazione partner Fungo Azul, e nonostante la sua vasta esperienza in raccolte simili (come l'Algarve Landscape Sound Archive, LAT66, ASCM), confessa di essere entusiasta di un comune che, come lui stesso descrive, "oltre alla sua enorme bellezza paesaggistica, umana e patrimoniale, ha una diversità sonora molto interessante e stimolante".
Finora, suoni come l'interno del mercato di Vila do Bispo, le mandrie vicino a Hortas, l'osservazione dei delfini da una barca, i surfisti che parlano delle onde o la folla che entra a un concerto all'Igreja Matriz sono esempi di ciò che riempie questo archivio, che si propone di essere una registrazione della memoria sonora del comune di Vila do Bispo così com'è oggi.
Secondo Ana Celorico Machado, dell'associazione promotrice O Corvo e a Raposa, con sede nel comune di Vila do Bispo, "abbiamo cercato di mappare il territorio, creando una capsula del tempo sonora, in cui possiamo riscoprire la memoria di un luogo nei suoni della natura e nelle attività umane, nell'intersezione di entrambi, una registrazione concreta e astratta allo stesso tempo".
Il suono, come testimonianza del presente, degli stili di vita e delle condizioni attuali, servirà a ricordare un tempo in continua trasformazione, soprattutto perché, come sottolineano i promotori, "una delle linee d'azione del progetto è quella di rafforzare le registrazioni sonore del luogo come identità e narrazione".
Barlavento