Il dramma culturale berlinese raggiunge il culmine: ora i consigli di amministrazione dei palcoscenici intervengono con una manifestazione davanti alla Volksbühne

Quando è necessario realizzare risparmi di portata senza precedenti, una comunicazione chiara è il requisito minimo per evitare una catastrofe apparentemente inevitabile. Un dato è stato un duro colpo: nel 2025 il bilancio culturale della città si sarebbe ridotto di 130 milioni di euro.
In un momento difficile, il senatore per la cultura Joe Chialo (CDU) si è reso poco appariscente e sprezzante nei confronti delle istituzioni, consigliando ai “mobili” di “gestire la propria economia”. Inizialmente Chialo aveva approvato le misure di austerità della leadership della coalizione, ma dopo le proteste queste sono state attenuate nelle stanze riservate, non per tutti e a causa del budget ridotto.

Le cifre selezionate casualmente sono ora riflesse nel bilancio e saranno rese permanenti come un taglio. I teatri berlinesi possono continuare a funzionare economicamente solo esaurendo le proprie riserve e fondi di investimento. Se se ne andranno tutti, il personale sarà costretto a essere ridotto e non ci sarà più modo di evitare la chiusura dei cinema. È davvero drammatico. Anche se i politici sostengono il contrario.
Video | L'ex senatore per la cultura Lederer davanti alla VolksbühneDopo che la fiducia tra la politica culturale e le istituzioni è stata distrutta, il partito di governo Kai Wegner (CDU) è intervenuto e ha avviato un dialogo culturale con la Segretaria di Stato per la cultura, non partigiana, Sarah Wedl-Wilson. Chialo venne messo da parte e la sua promozione a livello federale non andò a buon fine. Dopo un breve momento di sollievo per il fondato interesse politico improvvisamente emerso nei confronti dei complessi e schiaccianti problemi finanziari, il conflitto minaccia ora di inasprirsi nuovamente.
Le leggi della tragediaLa ristrutturazione operativa dei teatri statali, discussa nel dialogo con la direzione e i direttori artistici e da cui i politici si aspettavano maggiore flessibilità e sinergie, è esplosa agli occhi dell'opinione pubblica come una bomba da privatizzazione. Ora i consigli del personale chiedono resistenza. Così, un'idea ingenua ma costruttiva si trasforma in un attacco alla forza lavoro a causa di una comunicazione scarsa o assente. Impugnano i loro grandi martelli di legno e si preparano a una controversia sindacale in cui le controversie salariali sono cariche di scenari apocalittici culturali.

Martedì pomeriggio, dopo una riunione interna del personale, alla quale ha preso parte anche Wedl-Wilson, hanno manifestato davanti alla Volksbühne per difendere i loro interessi, accompagnandoli con messaggi volti alla salvaguardia della cultura, della democrazia, della diversità e della civiltà. Quanto più le posizioni delle parti in conflitto diventano radicate, tanto meno è probabile che si giunga a un compromesso. E più la catastrofe si avvicina. Queste sono le leggi della tragedia.
Berliner-zeitung