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Garanzie protagoniste da Christie’s New York

Garanzie protagoniste da Christie’s New York

Il distacco fra i numeri e la realtà del mercato di fascia alta è ben rappresentato dalla dinamica dell’asta in due parti proposta da Christie’s la sera del 12 maggio a New York. Il freddi numeri: 489 milioni di dollari di ricavi complessivi per i 72 lotti venduti su 73 nei due cataloghi succedutisi: prima la Collezione Riggio e a seguire il catalogo generale di arte del XX secolo.

Ma questi risultati sono dovuti in larga misura alle garanzie di parte terza che hanno sostenuto i prezzi realizzati, spesso in assenza di ulteriori rilanci, mostrando nuovamente come la domanda reale, almeno a questi valori elevati, sia ridotto all’osso. Le garanzie di parte terza hanno strutturalmente distorto il mercato, che necessita sempre più del loro supporto per rimanere ai prezzi speculativi raggiunti nel corso del decennio passato. Risultato sempre più difficile con la riduzione significativa della partecipazione degli speculatori asiatici, cinesi in particolare, e le incertezza legate all’economia globale e tassi d’interesse non più nulli o negativi.

Mark Rothko. “N. 4 (Due Dominanti) [Arancione, Prugna, Nero]”, aggiudicato a 37.785.000 dollari da Christie’s

I 38 lotti della collezione dei coniugi fondatori di Barnes&Noble, messa in vendita della vedova, erano in gran parte tutti già venduti prima dell’asta ai rispettivi garanti di parte terza, soprattutto i lavori multimilionari, e si può ipotizzare che, in assenza visibile di altri contendenti, una parte significativa dei 272 milioni di $ di realizzo (nella stima grazie alle commissioni) sono usciti dalle tasche di questi finanziatori/speculatori. Ad iniziare dalla classica composizione geometrica di Mondrian del 1922 aggiudicata a 47,6 milioni con le commissioni, sotto la stima a richiesta di 50 milioni, da Alex Rotter, nuovo presidente globale di Christie’s, probabilmente in rappresentanza del garante. Complessivamente i due lavori di Magritte hanno sfiorato 51 milioni di $: ‘Le droits de l’homme’ realizza 15,9 milioni da una stima di 15-20 milioni di $, mentre una versione del 1949 di dimensioni più contenute (48 x 59 cm) del celebre ‘L’empire des lumieres’ raggiunge 34,9 milioni di $. Suscita interesse oltre la garanzia, invece, il colorato ritratto di Lee Miller dipinto da Picasso nel 1937, che raggiunge 28 milioni con le commissioni da una stima di 20-30 milioni di $. La collezione comprende anche un gruppo interessante di sculture e lavori di Alberto Giacometti, ad iniziare dalla longilinea ‘Femme de Venise I’ che passa di mano a 17,6 milioni di $, entro la stima garantita di 15-20 milioni; risultati simili, vicini alle stime basse garantite, per un dipinto nudo di Annette (Adesso nello studio (Annette)) che sfiora 8,5 milioni di $ (stima 7-10 milioni), e una composizione con tre figure e una testa (‘La Place’) aggiudicata a 10,8 milioni da una stima di 9-12 milioni di $.

Gino Severini. “Danzatrice”, prezzo realizzato 3.196.000 dollari da Christie’s

Rimane invenduta, invece, una scultura di Julio Gonzalez stimata 8-12 milioni, che la casa d’asta aveva garantito direttamente senza trasferire in seguito il rischio a terzi, una dei pochi lotti milionari a restare senza questo ‘paracadute’. Le opere non garantite da terzi con valori non milionari hanno, invece, trovato compratori, talora anche oltre la stima. La casa d’asta ha, infatti, garantito l’intera collezione e successivamente provveduto a trasferire il rischio a terzi volenterosi.

Piet Mondrian. “Composizione con grande piano rosso, grigio bluastro, giallo, nero e blu” aggiudicato a 47.560.000 dollari da Christie’s

Il catalogo generale raggiunge il 100% di venduto grazie ai ritiro di uno dei lotti più importanti, una grande ‘Electric chair’ di Andy Warhol stimata attorno ai 30 milioni di $, che evidentemente non aveva trovato garanti a salvarla dal rimanere invenduta. Il ricavo si ferma a 217 milioni di $ per i 35 lotti venduti, e il ruolo delle garanzie appare più sfumato rispetto al catalogo precedente. Grazie anche ad un buon inizio con il lotto di apertura, un allegro e dinamico lavoro futurista di Gino Severini ‘Danseuse’ che realizza 3,2 milioni di $ superando la stima garantita di 1,5-2,5 milioni di $. Il lotto più importante del catalogo, una composizione di Rothko ‘No.4’ del 1950-51 dai toni scuri si ferma invece attorno alla stima garantita a 37,8 milioni di $, oltre metà del realizzo totale di 73 milioni di dollari per i nove lotti della collezione Bass in catalogo. Il podio va quindi ad un classico lavoro impressionista di Monet ‘Peupliers au bord de l’Epte, crepuscule’ che realizza un prezzo record per questa serie a 43 milioni di $ da una stima di 30-50 milioni, superando quindi la garanzia grazie a molteplici rilanci.

ilsole24ore

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