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Premio Cortina 2025, vincono Valerio Aiolli e Daniele Zovi

Premio Cortina 2025, vincono Valerio Aiolli e Daniele Zovi

L'annuncio in apertura dell'estate culturale più attesa tra le Dolomiti, che partirà l'11 luglio con la rassegna "Una Montagna di Libri"

Di fronte al mistero, la scrittura indaga; di fronte alla bellezza, la scrittura contempla. Sono queste le due anime che hanno conquistato le giurie del Premio Cortina d'Ampezzo 2025, annunciato in apertura dell'estate culturale più attesa tra le Dolomiti, che partirà l'11 luglio con la rassegna "Una Montagna di Libri". A vincere quest'anno sono Valerio Aiolli, con "Portofino blues" (Voland) e Daniele Zovi, con "Sulle Alpi" (Raffaello Cortina).

Nel romanzo "Portofino blues", vincitore della quindicesima edizione del Premio Cortina d'Ampezzo, Valerio Aiolli scava dentro uno dei grandi enigmi irrisolti della cronaca italiana: la misteriosa morte della contessa Francesca Vacca Agusta, precipitata dalla rupe di Villa Altachiara nel gennaio 2001. Un episodio che aveva acceso per settimane le luci della ribalta su Portofino e sui segreti del jet set. "La scrittura è brillante, l'intreccio è condotto con maestria e precisione", afferma la giuria presieduta da Gian Arturo Ferrari. "Aiolli ci guida tra passioni, potere, evasione fiscale e relazioni opache, costruendo un vero romanzo-reportage sulla metamorfosi del Paese".

Dalla rupe di Portofino si sale alle vette alpine con "Sulle Alpi", l'ultima fatica di Daniele Zovi, voce profonda e sensibile della natura italiana, che ottiene il Premio della Montagna Cortina d’Ampezzo. Un libro che è molto più di una guida geografica: è un attraversamento fisico e spirituale delle montagne che abitiamo, spesso senza conoscerle davvero. "Zovi arriva al culmine di un percorso intenso tra boschi, silenzi e tempeste", scrive la giuria del Premio della Montagna, guidata da Marina Valensise. "Restituisce la sorpresa dell'ignoto vicino e ci ricorda quanto le Alpi siano ancora un territorio da ascoltare". Dai diari di Camillo Sbarbaro al mito di Annibale, dalle luci del Monte Bianco viste da Goethe alle sculture lignee nate dopo la tempesta Vaia, Zovi intreccia tempo, memoria e paesaggio. Una letteratura del cammino e dello stupore, capace di farci sentire piccoli di fronte alla vastità naturale.

Le due giurie – con personalità del calibro di Camilla Baresani, Paolo Mieli, Angela Alberti, Marco Ghedina e Roberto Santachiara – si sono riunite nei giorni scorsi a Cortina, ricordando con emozione Vera Slepoj, cofondatrice del Premio e figura fondamentale per la cultura italiana, recentemente scomparsa. La cerimonia conclusiva, con la lettura integrale delle motivazioni e l'incontro con i vincitori, si terrà sabato 23 agosto, alle ore 18, all'Alexander Girardi Hall.

Adnkronos International (AKI)

Adnkronos International (AKI)

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