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Roberto Bolle: 'La danza è uno strumento di pace e bellezza'

Roberto Bolle: 'La danza è uno strumento di pace e bellezza'

"Tutte le arti, dalla danza alla musica, sono degli strumenti verso la bellezza, verso qualcosa di più elevato che in particolare in un momento storico come questo bisognerebbe riscoprire e far entrare sempre di più nella nostra vita" perché "vanno contro la guerra e contro le brutture che ci sono nel mondo, sono un mezzo di pace". Roberto Bolle non è solo una delle star mondiali della danza, che si è esibito per alcune delle personalità più illustri - come Lady Diana e la famiglia reale britannica - o ha calcato alcuni dei palcoscenici più importanti del pianeta, come La Scala, l'Opéra di Parigi, il Mariinskij di San Pietroburgo, il Bol'šoj di Mosca. Quando parla, Bolle riesce a colpire in profondità chi lo ascolta. La stessa capacità che ha nel momento in cui mette piede sul palcoscenico.

Domani 7 luglio l'étoile è pronto a incantare di nuovo il pubblico, questa volta in Giappone, alla Shining Hat di Expo 2025 Osaka, in un evento che rientra nella programmazione offerta dal Padiglione Italia. In scena andrà il Gala 'Roberto Bolle and Friends', un evento che è "una parte importante della mia storia e del modo in cui ho portato la danza a un pubblico molto più vasto", dice Bolle, "facendola uscire dai teatri e portandola anche nelle grandi piazze, nelle arene, in spazi dove la danza di solito non viene rappresentata".

Non una prima assoluta nelle esposizioni universali. Bolle si era già esibito all'ultima Expo di Dubai e prima ancora in Giappone, nel 2005, ad Aichi: "È un grande piacere essere qui, rappresentare l'Italia, sono molto felice di portare un grande cast di artisti internazionali". Una squadra che di volta in volta sceglie Roberto Bolle, tutti primi ballerini delle più importanti compagnie, e che questa volta si arricchisce di una forte componente giapponese. "Abbiamo Melissa Hamilton, prima ballerina del Royal Ballet, abbiamo Riho Sakamoto che è prima ballerina a Berlino, Madoka Sugai, un'altra ballerina giapponese che è prima ballerina a Hamburg Ballet, e anche Motomi che è un ballerino giapponese di Budapest, tanti ballerini che sono famosi e conosciuti nel mondo del balletto".

Uno spettacolo che ha 25 anni e che ha un segreto, secondo Bolle, ovvero aver raggiunto "un equilibrio molto bello tra la danza classica e quella più contemporanea" in cui si uniscono "i momenti più iconici del balletto classico a delle creazioni contemporanee anche di coreografi molto conosciuti". Questa commistione permette di creare "un ritmo e una diversità di stili e di coreografie interessante per il pubblico di appassionati", ma non solo. Secondo Bolle, infatti, grazie a questo Gala "chi viene per la prima volta si avvicina al mondo della danza, si incuriosisce e va poi anche ad altri spettacoli magari più impegnativi".

"Mi piace dire - aggiunge Bolle - che la danza è un'arte che non ha bisogno di linguaggio, quindi è comprensibile da tutti, senza bisogno di intermediazione, ed è molto bello che venga rappresentato uno spettacolo così che porta in scena artisti di nazionalità diverse in un luogo che parla di pace, di accoglienza, che vuole mandare un messaggio di dialogo tra i popoli". Bolle ha visitato il Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka definendolo "un seme di bellezza, eccellenza e saper fare". E il suo spettacolo, per pura casualità, si collega proprio con le opere presenti in questo spazio. Il Gala di domani, infatti, si apre con Caravaggio, artista che ha dipinto 'La deposizione di Cristo' presente nello spazio del Vaticano all'interno del Padiglione Italia. E si chiude, spiega Bolle, "con il pezzo della sfera, quindi con me che interagisco con il globo, dove il senso è proprio prendersi cura del mondo". L'ultima immagine, aggiunge, "sono io che tengo sulle spalle questa sfera, quindi è proprio l'immagine dell'Atlante": come l'Atlante Farnese che campeggia al centro del Padiglione Italia. Un filo rosso che non era voluto, ma che alimenta ancora di più il fascino e l'attesa per il Gala.

In un posto, il Giappone, che per Bolle non è un luogo qualsiasi. Nel Paese del Sol Levante, infatti, venne per la prima volta quando aveva appena 19 anni, con il corpo di ballo della Scala. "Sono sempre molto felice di tornare qui", spiega Bolle, "è sempre di grande ispirazione poter assorbire il rispetto e la consapevolezza che loro hanno verso l'ambiente, verso il bene comune che li circonda". E poi un artista italiano che viene qui "sente un'ammirazione che è raro trovare in altre parti del mondo, il pubblico ti ripaga con un entusiasmo che non ha veramente paragoni". Bolle tornerà il mese prossimo in Giappone: a Tokyo ci saranno spettacoli con la Japan Performing Arts Foundation il 9, il 10 e l'11 agosto.

ansa

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