Dior rilancia la borsa iconica. Sarà il leitmotiv di tutta la collezione di Jonathan Anderson.

Un nuovo capitolo nella storia della maison Dior può essere considerato ufficialmente aperto. È senza dubbio il marchio francese ad essere ora sotto l'occhio vigile degli amanti della moda di tutto il mondo. E c'è qualcosa da tenere d'occhio. Jonathan Anderson, che svela la sua visione pezzo per pezzo, dimostra a ogni passo che Dior sta vivendo la sua più grande rinascita della storia. Anderson ha sollevato il velo di segretezza, dando un significato completamente nuovo all'iconico modello di borsa Dior Book Tote. È nostalgico, storico e modernissimo.
La Dior Book Tote , una borsa rettangolare dal design minimalista, è diventata un oggetto di culto dopo che Maria Grazia Chiuri l'ha riportata in auge per la sua collezione primavera/estate 2018. Ma l'idea in sé risale agli anni '60, quando l'allora direttore creativo di Dior, Marc Bohan, ne disegnò l'originale nel 1967.
Maria Grazia Chiuri ne ha fatto un elemento essenziale del guardaroba moderno, ma è Jonathan Anderson a volerne fare una vera e propria opera d'arte... e letteraria, per giunta! Lo stilista ha deciso di abbandonare i classici pattern e monogrammi associati a questo modello, sostituendoli con... copertine di libri. Dopotutto, è una tote bag!

L'iconica borsa Dior ricorda in modo sorprendente le copertine ricamate di classici della letteratura di un secolo fa. Tra le opere che hanno avuto l'onore di comparire sulla borsa c'è "Dracula" di Bram Stoker. La tote book "Dracula" Dior , gialla con lettere rosse, si basa sulla copertina storica del primo numero del 1897.
Jonathan Anderson propone anche una custodia che illustra "Le relazioni pericolose" di Choderlos de Laclos in delicate tonalità di rosa.
La terza variante del Dior Tote Book, autobiografica, è intitolata “Dior by Dior” e presenta un fiocco ricamato, che rimanda così alla storia e al patrimonio del brand.

La scelta dei titoli non è casuale. Nel 2017, Anderson ha rilasciato un'intervista alla rivista "AnOther", in cui ha parlato dei libri che hanno plasmato la sua sensibilità e il suo modo di pensare alla moda.
Il Dracula di Stoker è entrato nella lista. Lo stilista ha ricordato che, quando si trasferì a Dublino e andò a vivere in Kildare Street, scoprì che l'autore di Dracula viveva nella stessa strada. Questa esperienza personale ha reso il libro sul vampiro più famoso del mondo un elemento importante nella vita dello stilista.
Jonathan Anderson ha sottolineato nelle sue dichiarazioni che "Dracula" è più di un libro su un vampiro, ma anche una metafora delle paure sociali della tarda Inghilterra vittoriana, in particolare quelle legate all'immigrazione dall'Europa orientale. L'autore osserva che gli argomenti trattati da Stoker (anche se sono trascorsi più di due secoli) sono sorprendentemente attuali.
Ecco perché la borsa con la copertina di "Dracula" può essere più di un semplice accessorio di moda. Anderson vuole che diventi un dialogo tra cultura e storia contemporanea.

L'utilizzo di copertine di libri come tema per le borse ricorda l'estetica di Olympia Le-Tan, nota per le pochette che ricordano i romanzi classici. Ma Anderson si spinge oltre.
Le sue borse sono più grandi, più quotidiane, eppure non prive di un messaggio. Nei suoi modelli, pur esprimendo chiaramente la sua personalità, tratta la storia e il patrimonio del marchio con grande rispetto, includendoli nelle sue visioni.
I fan di Dior non rimarranno certo delusi dai nuovi modelli, soprattutto quelli che richiamano lo stile attuale del brand. La proposta di Dracula, beh... forse sarà controversa, ma ha sicuramente un grande potenziale (i produttori di serie di moda la stanno già tenendo d'occhio!).
Bisognerà ancora attendere la messa in vendita ufficiale; il prezzo dei nuovi modelli sarà sicuramente simile a quello delle unità attualmente disponibili, ovvero intorno ai 15.000 PLN.
P.S. Il motivo di Dracula compare anche su altri modelli di borse Dior e su una T-shirt.